…perché desideriamo contribuire alla sua vita donandogli un evento che ha fatto il giro del mondo, dalle culle della tecnologia in California alle baraccopoli africane, dalle metropoli asiatiche ai piccoli paesi del Nord Europa: volevamo fare qualcosa per il nostro territorio.
Empoli anche perché è una città particolare: piccola, ma con un’identità forte in cui proprio l’ego gioca un ruolo critico. Una città che ha prosperato nell’ultimo secolo servendo il mondo della moda a volte appropriandosi dei suoi contorni più curiosi, meno consapevoli. Una città benestante che a volte si trova a specchiarsi in sé stessa mentre dietro allo specchio si agita un mondo e che ha quindi bisogno di allargare i suoi confini.
Vogliamo farlo attraendo qui pubblico e speaker di rilievo nazionale che abbiano qualche legame con il territorio nella speranza che siano virus buoni che contaminino, sporchino e macchino per farci capire che senza sporcarsi è impossibile capire cos’è che conta davvero.